Giudici di marcia: ruoli e compiti

Frederic Bianchi (SUI) giudice internazionale di marcia [1]

La giuria di marcia controlla gli atleti in gara secondo la regola 230, ed è composta da più elementi tra cui un giudice capo.regola 230.3(a) I giudici della marcia infatti sono ufficiali di gara selezionati e formati per questo, e seguono continui corsi di aggiornamento ed esami periodici per garantire che la loro preparazione sia sempre adeguata.

Ogni giudice svolge il suo compito in una zona diversa, in modo che tutto il percorso sia controllato, operando in modo indipendenteregola 230.3(b) senza farsi consigliare da altri giudici o da qualsiasi altra persona; inoltre deve basare il proprio giudizio esclusivamente sull’osservazione fatta con l’occhio umanoregola 230.3(b) (non è consentito l’aiuto di foto, video, binocoli o qualsiasi dispositivo di ripresa immagini).

Pur non essendo espressamente previsto dalla regola 230, una gara di marcia dovrebbe svolgersi con non meno di tre giudici di marcia presenti compreso il giudice capo, al fine di garantire il numero minimo di ufficiali di gara necessari per infliggere una eventuale squalifica.

La composizione ottimale di una giuria è la seguente:

  • gara su pista indoor (giro da 200mt):
    4 giudici (con funzione giudicante) + 1 giudice capo (supervisore)
  • gara su pista outdoor (giro da 400mt):
    5 giudici (con funzione giudicante) + 1 giudice capo (supervisore)
  • gara su strada (a seconda della forma e della lunghezza circuito di 1Km o 2Km):
    da 5 a 8 giudici (con funzione giudicante) + 1 giudice capo (supervisore)

In aiuto della giuria di marcia operano anche:

  • il segretario
  • uno o più addetti al tabellone
  • uno o più assistenti del giudice capo
  • uno o più incaricati al trasporto dei cartellini rossi

Il giudice di marcia (con funzione giudicante)
Il giudice di marcia valuta se il modo di procedere degli atleti in gara rispetta la regola 230. E’ munito di due palette gialle con cui comunica quando previsto,regola 230.5 uno specifico richiamo all’atleta interessato; inoltre è munito di cartellini rossi che quando previsto,regola 230.6 compila ed invia (tramite un incaricato al trasporto) al giudice capo, come proposta di squalifica riferita all’atleta interessato. Quindi di volta in volta compila un apposito registro in cui sono elencati tutti i suoi provvedimenti nei confronti dei concorrenti; tale registro verrà consegnato al giudice capo al termine della gara.

Paletta per indicare all’atleta il richiamo per sospensione
Paletta per indicare all’atleta il richiamo per sbloccaggio
Cartellino rosso per inviare una proposta di squalifica

Il giudice capo (supervisore)
Normalmente il giudice capo è un supervisore senza funzione giudicante,regola 230.4(b) quindi è sprovvisto di palette gialle e cartellini rossi perché non agisce nei confronti degli atleti con richiami o proposte di squalifica. Il suo compito è quello raccogliere e controllare (aiutato dal segretario) le proposte di squalifica che durante la gara arrivano dagli altri giudici; quando previstoregola 230.7(a) comunica la squalifica agli atleti interessati, utilizzando la paletta rossa di cui è provvisto. Può essere aiutato nella notifica delle squalifiche da uno o più assistenti muniti di paletta rossa.

Solo nelle maggiori manifestazioni internazionali (Olimpiadi, Mondiali, Europei, campionati o incontri di Area), qualora si verifichino le circostanze descritte dalla regola 230.4(a), il giudice capo ha l’autorità di squalificare su sua diretta decisione.

Paletta rossa usata dal giudice capo per informare l’atleta della squalifica

Il giudice capo al termine della gara raccoglie dagli altri giudici i rispettivi registri dei provvedimenti, che controlla e confronta con le proposte di squalifica ricevute; dopo questo lavoro di verifica redige il “Summary Sheet”, che è il referto di gara in cui sono elencate tutte le azioni dei giudici rispetto ad ogni atleta, ovvero tutti provvedimenti (richiami e proposte di squalifica) con specificato l’orario in cui sono avvenuti. Il “Summary Sheet” sarà poi reso disponibile insieme ai risultati ufficiali della gara.

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DUE ECCEZIONI…

  1. In Italia, pur non essendo previsto dalla regola 230, il giudice capo viene ufficialmente impiegato anche con funzione giudicante; quindi in questo caso, oltre alla paletta rossa per notificare le squalifiche, è munito delle palette gialle e dei cartellini rossi, rispettivamente per i richiami e le proposte di squalifica.
  2. In alcune gare minori può verificarsi che la giuria di marcia sia composta da sole tre persone compreso il giudice capo; data la situazione eccezionale, quest’ultimo sarebbe costretto ad agire anche con funzione giudicante (deve nel caso usare sia le palette gialle che i cartellini rossi), al fine di garantire la possibilità di tre proposte di squalifica da tre giudici diversi per una eventuale squalifica.

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Etica del giudice di marcia
A livello internazionale esiste il “Codice etico del giudice di marcia”, secondo cui il giudice:

  • deve agire in modo coerente con gli obiettivi della IAAF e nel totale rispetto del Codice Etico della IAAF
  • non deve fare alcuna discriminazione per sesso, razza, religione, nazionalità o stato sociale
  • deve mantenere aggiornate al massimo livello le proprie conoscenze tecniche, dei regolamenti e di giudizio
  • deve avere un comportamento coerente con gli standard e le responsabilità di un rappresentante IAAF
  • deve agire e giudicare in modo imparziale senza alcun pregiudizio sapendo che quando giudica non rappresenta la propria Federazione nazionale
  • non deve lavorare come allenatore per la propria squadra nazionale o per atleti internazionali
  • non deve avere nessun contatto con spettatori o rappresentanti di squadra o altri atleti
  • non può utilizzare telefoni cellulari, radiotrasmittenti o dispositivi sul percorso di gara
  • non può fare riferimento o copiare qualsiasi informazione dal tabellone delle proposte di squalifica

La IAAF ha pubblicato un utile documento che spiega nel dettaglio la gestione di una gara di marcia sia dal punto di vista del giudizio che dal punto di vista organizzativo. Tale documento, che viene periodicamente aggiornato con miglioramenti ed adeguamenti relativi ad eventuali modifiche dei regolamenti, è disponibile in lingua inglese al seguente link:
Download di “Race Walking 2016 – A guide to Judging and Organising”

Note:
1 – foto da archivio personale di Olga Nikitina